|  | 
				
 
 |  |   
 
            
              | LE FORMALITA' 
                PRELIMINARIAL RITO RELIGIOSO
 |  
          
 
          Qualora gli sposi scelgano di celebrare 
          il loro matrimonio secondo il rito religioso, oltre ai 
			documenti 
          necessari per il 
			rito civile, vanno inoltre richiesti alcuni 
          certificati specifici relativi al matrimonio canonico.
 
 1. Per prima cosa, è necessario che gli sposi si procurino il 
          Certificato di battesimo in carta semplice, da richiedere presso la 
          Chiesa in cui, è stato celebrato il Primo Sacramento battesimale. 
          Questo documento che, viene di solito rilasciato immediatamente, ha la 
          durata di 6 mesi.
 Il medesimo, d’altra parte, potrà anche essere 
          sostituito da una dichiarazione resa da un testimone o dal giuramento 
          formale del subendo qualora abbia ricevuto il battesimo in età adulta.
 Sono riconosciuti validi, per la celebrazione del rito nuziale secondo 
          il rito religioso, i battesimi celebrati nella Chiesa e Comunità 
          ecclesiale ortodossa, valdese, metodista, battista, luterana, 
          anglicana e quelli amministrati in nome della S.S. Trinità;
 - non sono 
          viceversa validi i battesimi dei Testimoni di Geova e dei Mormoni , in 
          quanto privi dell’essenziale riferimento trinitario.
 
          Il certificato di 
          battesimo dovrà quindi contenere eventuali annotazioni inerenti alle 
          adozioni, ad altro matrimonio precedentemente celebrato e alla 
          relativa ed eventuale dichiarazione di nullità di precedente 
          matrimonio.
 
          
 2. Certificato di cresima:
 Tale certificato, deve essere rilasciato 
          (su richiesta) dalla parrocchia dove, a suo tempo, il richiedente 
          abbia ricevuto il sacramento; nell’eventuale impossibilità di 
          produrlo, potrà essere comunque sostituito con una dichiarazione 
          giurata da parte dell’interessato. In ogni caso, è attualmente 
          prevista la possibilità di ottenere, previa richiesta al proprio 
          parroco, un unico certificato c.d. “uso matrimonio” cui sia 
          puntualmente indicata la data del Battesimo, quella della Cresima, 
          l’inesistenza di precedenti vincoli matrimoniali e, più in generale, 
          la certificazione dalla quale risulti, inequivocabilmente che il 
          soggetto richiedente “…è, in buona sostanza,un cristiano degno” (…).
 
 
 3. Certificato di “Stato libero ecclesiastico”:
 Tale certificato ha la 
          funzione di attestare che il richiedente non abbia già, in precedenza, 
          contratto matrimonio secondo il rito religioso; solitamente, esso 
          viene richiesto nel caso in cui uno dei due sposi abbia dimorato, dopo 
          il sedicesimo anno d’età, per un periodo superiore ad 1 anno, fuori 
          dalla diocesi. Anche questo documento tuttavia, può essere agevolmente 
          sostituito con un giuramento dell’interessato dinnanzi al parroco e ad 
          alcuni testimoni.
 
 4. Attestato di frequenza ai corsi di preparazione al matrimonio:
 Il 
          corso di preparazione ecclesiastica per la celebrazione del matrimonio 
          religioso è obbligatorio, ed ha quale scopo principale, quello di 
          preparare i futuri sposi alla vita coniugale; ha una durata che può 
          variare dai 4 ai 6 mesi (a discrezione della Diocesi di appartenenza), 
          e deve inoltre essere integrato da una maggiore frequentazione alla 
          Messa domenicale da parte dei futuri sposi che, in tal modo, si 
          renderanno senz’altro più partecipativi in relazione al loro ingresso 
          spirituale nel mondo della Chiesa.
 
 5. Rilascio della richiesta di pubblicazione alla Casa comunale:
 Una 
          volta prodotti tutti i documenti richiesti, il parroco della Chiesa di 
          appartenenza di uno dei due sposi, dopo un informale colloquio 
          chiarificatore per accertare la libera e serena con sensualità dei due nubendi al matrimonio e, dopo aver verificato i requisiti previsti 
          dalla Chiesa in relazione alla fondata convinzione, da parte dei 
          futuri sposi circa l’unione indissolubile che deriva dall’unione 
          spirituale che consegue alla celebrazione secondo il rito 
          ecclesiastico nonché, lo scopo precipuo della medesima unione che 
          riamane, inequivocabilmente, quello della procreazione, rilascerà la 
          “richiesta di pubblicazione alla casa comunale”. Trascorsi quindi gli 
          8 giorni consecutivi, comprendenti 2 domeniche successive e 3 giorni 
          di deposito, viene a questo punto rilasciato dal Comune il Certificato 
          di avvenuta pubblicazione che verrà consegnato al parroco da una delle 
          due Chiese di appartenenza, il quale provvederà alle pubblicazioni 
          matrimoniali anche nella parrocchia dell’altro sposo.
 
 6. Nulla osta ecclesiastico: (da richiedere al Vicariato)
 è un 
          documento che va richiesto nel caso in cui il matrimonio verrà 
          celebrato in una Chiesa diversa da quella cui appartengono entrambi 
          gli sposi. Al parroco della Chiesa prescelta, dovranno essere 
          consegnati anche il certificato civile di avvenute pubblicazioni e lo 
          stato dei documenti ( autenticato dalla Curia per il matrimonio che 
          verrà celebrato al di fuori della Diocesi) che consiste in un 
          certificato rilasciato dal parroco che ha personalmente provveduto 
          alle pratiche del matrimonio.
 
 
 7. Certificato di consenso religioso alle nozze:
 Raccolti 
          definitivamente tutti i documenti richiesti, gli sposi vanno a 
          colloquio dal parroco della Chiesa nella quale si celebreranno le 
          nozze che rilascerà loro il documento del “consenso religioso”, 
          confermando così la data delle nozze.
 
 8. Per quanto riguarda il regime delle “eccezioni”, valgono tutte le 
          regole previste per il rito civile:
 • Nel caso di Annullamento del precedente matrimonio da parte del 
          Tribunale Ecclesiastico (Sacra Rota), si dovrà produrre la copia 
          integrale dell’atto di matrimonio precedente con l’annotazione che 
          certifichi l’efficacia nello stato italiano della Sentenza del 
          Tribunale Ecclesiastico.
 
 • Nel caso di Matrimonio misto (cioè tra persone di religione diversa 
          ma,entrambe battezzate nel nome della S.S. Trinità), si può procedere 
          alla celebrazione con la licenza dell’Ordinario dopo che il nubendo 
          cattolico abbia ufficialmente sottoscritto davanti al parroco la 
          “dichiarazione di essere pronti ad allontanare i pericoli di 
          abbandonare la Fede e la promessa che i figli siano battezzati ed 
          educati secondo i canoni della Chiesa cattolica”.
 
 • Nel caso invece di Matrimonio “interreligioso” (altrimenti detto “di 
          disparità di culto”) vale a dire, celebrato tra due cattolici 
          appartenenti a religioni non cristiane e, quindi, non battezzati, 
          oltre alla dichiarazione prevista per il “Matrimonio Misto”, occorre 
          inoltre ottenere dall’Ordinario la “Dispensa dall’impedimento di 
          disparità di culto”.
 
 • Nel caso di Matrimonio tra un cattolico ed un mussulmano è 
          obbligatoria l’ “Autorizzazione dell’Ordinario”.
 
 • La Chiesa cattolica, infine, può autorizzare e, quindi celebrare, il 
          matrimonio “con” o “tra” minorenni, ma questo avrà valore solo per la 
          Chiesa prendendo il nome di “Matrimonio canonico”. Soltanto una volta 
          raggiunta la maggiore età gli sposi potranno conclusivamente 
          regolarizzare la loro posizione con lo Stato.
 
 
 
            
          
          ARGOMENTI CORRELATI 
          - Documenti 
			per il tuo matrimonio 
          - Le regole del rito nel Matrimonio Civile 
          - Il Rito religioso 
          - Le Formalità preliminari al Matrimonio 
          Civile 
          
			I- ll Matrimonio celebrato in Chiesa, 
          secondo tradizione 
          - Secondo 
			matrimonio 
          - Documenti 
			seconde nozze 
          - 
          
          Consigli per un matrimonio con 
			stile 
              
			 
          
          
 
 |  |  |